Michele Scotti

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martedì, novembre 25





Freddo gelido, si muore fuori. Così la mattina, non avendo nulla da fare, accendo il fuoco, chiamo mia mamma e le chiedo di insegnarmi a cucire.
Il meccanismo non è semplicissimo però dopo un pò imparo e dopo le prime battute vado a gonfie vele. Stringo due jeans ed applico una tasca in tartan ad altri. So di non essere Giorgio Armani però voglio imparare. Penso a Barcelona e alle mie ambizioni. A ciò che vorrei essere e ciò che faccio perchè sia così, sento che è poco...che dovrei fare di più! La pigrizia gioca brutti scherzi. Devo comprare la macchina fotografica nuova, stò mettendo da parte i soldi. Cucire mi piace, mi prende la mano e continuo.
Poi decido di uscire un pò. Mi vesto pesante, come il più delle volte. Riesco a percepire anche il più piccolo suono. Mi immagino nell'universo come un piccolissimo puntino, nonostante i miei alti picchi di autostima [...]



Freeze, cold, you die outside. So the morning, having nothing to do, I put on the fire, I call my mom and I ask her to teach me how to sew.
The mechanism is not really easy but after a while I understand it and start doing it very well. I tighten two pairs of jeans and I put a pocket of tartan on others.I know I’m not Giorgio Armani but I want to learn. I think about Barcelona and of my ambitions. At what I would like to be and what I do to be that way, I feel it’s too little..i should do more! laziness is ugly. I must buy a new camera, I’m saving money. I like sewing, so I continue.
Then I decide to go out for a bit. I dress heavily, like most of the times. I manage to hear even the smallest sound. I imagine I’m in the universe like a tiny dot, despite my very hight self-esteem[...]

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